(Foto di Pierre Olivier Bourgeois da Unsplash)
L’immagine è tutto, etc. etc. Ormai lo sappiamo no?
Andiamo oltre. Le immagini servono all’interno dei nostri contenuti ma spesso non ce ne curiamo abbastanza, o non abbiamo a disposizione delle risorse per poterle produrre o comprare anche se sappiamo benissimo quanto sono importanti.
Che si fa allora? In rete si trovano tante piattaforme che mettono immagini in vendita e tante altre che, con modalità diverse tra loro, mettono a disposizione della rete immagini da poter usare, grazie alle Creative Commons.
Il blog dell’app Buffer, quell’app che ti permette di programmare facilmente contenuti sui Social media, ha stilato una lista di 53 risorse per poter “recuperare” immagini.
Queste risorse sono divise in 5 categorie: Searchable photo sites; Free-form photo libraries; Photo search tools; Create-your-own image tools; Embeddable media.
Attenzione, prima di utilizzare una immagine leggiamo bene le condizioni d’uso, perché Creative Commons non vuol dire poter usare le immagini di altri come vogliamo per gli scopi (commerciale o meno) che vogliamo.
E quel +1?
Quel più uno sei tu, o qualcuno che lavora con te, per te. Non sempre sarà possibile, alcune volte non ci sarà il tempo (a quel punto le 53 risorse ti aiuteranno) ma avere un contenuto visuale, una fotografia, creata apposta per il tuo contenuto avrà una cosa in più che altri non potranno avere: l’unicità.
Di questo e altri argomenti parleremo a Luglio a Bologna: Fotografie in timeline, storie raccontate dentro un percorso emozionale.