C’è una certezza su Facebook e ancor di più su Facebook Ads che non crollerà mai. Non ci sono certezze. Mettiti l’animo in pace.
I cambiamenti sono continui e repentini, a volte insensati, come quella volta che per circa un mese dal pannello di gestione di Facebook Ads non si poteva vedere l’andamento della campagna nel giorno in corso, ma solo dal giorno precedente. Panico tra gli addetti ai lavori, poi la marcia indietro.
Quindi meglio prenderne atto, quando credi di essere in una comfort zone, ecco che il cerchio cambia o si restringe e sei già fuori.
L’annuncio è di ieri.
“Making Ads Better and Giving People More Control Over the Ads They See“.
Avremo più controllo sulla pubblicità su Facebook quindi? A quanto dicono, sì. Ma questo vale per chi la pubblicità la riceve.
Prima domanda: per chi invece gestisce le campagne, per i marketers, cosa cambia?
Per chi invece la pubblicità la riceve navigando su Facebook, quindi anche “noi” che creiamo ads, quel che cambia, secondo quanto annunciato, è la possibilità per singola ads di comunicare a Facebook se ciò che viene mostrato è interessante. Questo a lungo andare ci porterà – dicono – ad avere ads sempre più pertinenti.
Seconda domanda: quanti di noi avranno voglia e tempo (oltre che cognizione di causa) per dare questo feedback a Facebook.
Perché dunque siamo arrivati a questo punto? Perché i contenuti promossi aumentano, anche “grazie” al cambio di algoritmo che “impone” una maggiore presenza degli stessi da parte dei brand e perché, il sistema dei like alle pagine, come indice di interesse, non regge più come “una volta”.
Facebook prova quindi a migliorare la targhettizzazione dei propri annunci cosciente che più saranno pertinenti e più interzioni con la stessa ci saranno e più verranno generati utili. Inoltre, con le informazioni che pian piano raccoglierà, favorirà sempre più la modalità di distribuzione ottimizzata che garantisce, sulla carta, migliori performace. Un win-win necessario e richiesto da tutti.
Di questo, e molto altro, mi occuperò giorno 8 a Genova, insieme a Paolo Ratto. Provando a rispondere alla domanda delle domande, quando si parla di Ads su Facebook: cpc o cpmo? Piccolo hint: la domanda è mal posta.